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venerdì 27 febbraio 2009

Tema gratis Il Romanticismo

Con il termine "Romanticismo" si intende quel vasto movimento spirituale sorto in Germania ed estesosi agli altri paesi d'Europa, tra la fine del XVIII secolo e gli inizi del XIX secolo.

La data di nascita del Romanticismo si fa risalire in Germania al 1798, anno in cui Friedrich Schlegel nella rivista Athenaeum, aveva puntualizzato le esigenze della nuova spiritualità romantica affermando che la poesia non può avere i caratteri della compiutezza. Lo stesso anno in Inghilterra, Cooleridge e Wordsworth pubblicano "Lyricols Ballades", che sono già un'enunciazione teorica del Romanticismo. In Francia nel 1810, la pubblicazione di Allemgen di Madame de Stäel, suscita entusiasmo e fermenti. Tuttavia queste date più che indicare un vero e proprio atto di nascita, sono soltanto un riferimento di base utile, se non altro, allo studio del movimento romantico, perché le premesse sostanziali, e sempre valutabili come manifestazioni di potenza spirituale, vanno ricercate molto più indietro nel tempo. Nell'uso moderno, il termine ha assunto proprio valore di distinzione non soltanto in sede strettamente letteraria, ma anche in sede filosofica e religiosa. Accettato come "uno stato d'animo", come una svolta nel cammino della storia, il Romanticismo trova il suo nucleo vitale nella filosofia, la quale costituì il momento di preparazione più autentico nella coscienza letteraria d'Europa. Viene riconfermato nei romantici non solo il sentimento, ma addirittura la necessità di credere all'assoluta, illimitata potenza dello spirito, che è essa stessa libertà. Da qui deriva l'aspirazione all' Infinito, che si deve porre, però, non più nella forma della ragione, bensì in quella del sentimento, il cui vero valore si identifica nel movimento spirituale dell'amore, secondo cui la poesia trasfigura l'uomo nell'infinito e nell'eterno. Questa esigenza interiore, avvertita come un prodotto dell'epoca, si pone già quale antitesi dell' illuminismo, in quanto erede del Romanticismo. Alla ragiona degli illuministi, i romantici oppongono il sentimento, il mistero che la dialettica non risolve e che l'intuizione illuminante coglie. Tuttavia non possiamo considerare il Romanticismo senza precisare che, oltre ad essere reazione all' Illuminismo, ne è anche lo svolgimento, fino ad un certo punto naturale. Infatti lo stesso ritorno al passato è avvertito come necessità di rivalutazione spirituale di esso. Perciò la storia del Medioevo affascina i romantici, non per le sue vicende esterne, ma solo per quel che c'è di oscuro, di misterioso, di sbigottito nell'uomo medioevale. La poesia non può maturare in una conclusa sistemazione di canoni estetici, ma scaturisce dalla coscienza del popolo soprattutto quando ognuno si perde nel suo esasperato soggettivismo, considerandosi un individuo fra individui. Sentimento, fantasia, spontaneità naturale sono i punti della sensibilità romantica. Dal punto di vista letterario, il Romanticismo fu fondamentalmente caratterizzato dalla riscoperta della poesia popolare, in tutto il suo bagaglio di fiabe, canti, leggende, che spinse alla necessità di studiare il processo evolutivo della lingua, come fenomeno spirituale: di qui i fondamenti della linguistica e filologia moderna. In arte il Romanticismo negando all'astetica neoclassica che si serviva di modelli fissi ed immutabili, rivendica la libertà spirituale, affermando che il bello è visione individuale che si realizza solo attraverso la personalità dell'artista e non in ossequio a canoni estetici. Si fa appello alla fantasia e al sentimento, si proclama che la rappresentazione del reale deve essere sofferta per poter sentire le vibrazioni più oscure ed indistinte dell'animo umano. Perciò i romantici trovarono motivi di ispirazione, secondo le varie correnti che operarono nei diversi paesi, soprattutto nel medioevo. Si ha così una pittura storica, in cui il soggetto interessa solo per la vicenda interiore del personaggio rappresentato; una pittura che tende alla idealizzazione stilizzata della realtà, come quelle dei medioevalisti tedeschi, degli idealisti francesi; e infine una pittura di paesaggio che evoca una realtà nuova, intima e raccolta


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