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sabato 28 febbraio 2009

Versioni latino gratis ENEA GIUNGE NEL LAZIO

E' noto che, presa Troia, Enea, profugo dalla patria, dapprima giunse in Macedonia, poi fu trasportato in Sicilia, dalla Sicilia si era diretto con la flotta alla piana di Laurento.

Sbarcati qui i Troiani, facendo bottino fra i campi, il re Latino e gli Aborigeni, che allora abitavano quei luoghi, accorsero dalla città e dai campi per bloccare l'impeto degli stranieri. La tradizione è duplice: alcuni tramandano che Latino vinto in guerra strinse la pace con Enea, in seguito la parentela; altri tramandano che, dopo che gli eserciti schierati furono formati, prima che fosse dato il segnale di battaglia, Latino avanzò tra le prime file e chiamò a colloquio il comandante degli stranieri; tramandano che dopo quindi essersi informato quali uomini fossero, donde o per quale ventura dopo essersi allontanati da casa alla ricerca di che cosa arrivasse alla piana di Laurento, dopo che sentì che la moltitudine erano Troiani con Enea, figlio di Anchise e Venere, quale comandante, poiché la patria era bruciata, profughi della loro terra, cercavano un posto per fondare una città, ammirata la nobiltà della stirpe e dell'uomo, data la mano destra sancì un patto di futura amicizia; quindi data la figlia in matrimonio, l'alleanza fu stretta fra i comandanti.
I troiani fondano una città; Enea la chiama Lavigno (Pratica di Mare) dal nome della moglie. In breve tempo dal nuovo matrimonio nacque anche un figlio maschio, a cui i genitori diedero il nome di Ascagno

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