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mercoledì 25 febbraio 2009

Tema svolto gratis : La società multietnica

1) La multietnicità come fattore di arricchi
mento della società
2) La necessità di far cadere ogni pregiudi
zio e di promuovere l'accoglienza
3) Il ruolo della scuola nell'educare alla
tolleranza ed alla comprensione di altri
popoli e culture
4) Il mantenimento delle "radici" culturali
nazionali pur nella prospettiva della
multietnicità


1) La nostra società si va configurando sempre più come multietnica e pluriculturale: il riconoscimento della differenza come valore è il fondamento di una nuova concezione, più adeguata, della democrazia, che non esiste come una realtà data una volta per tutte, ma come qualcosa di perCettibile.
Certo, la concezione che abbiamo noi oggi della democrazia, è diversa, ad esempio, da quella che si aveva nell'Atene dell'età di Pericle ed assegna rilevanza e valore alla pluralità e alla diversità.
Questo non significa adagiarsi nella tolleranza di comodo di un pigro relativismo, ma apre la strada ad un'etica della responsabilità che può diventare un efficace antidoto all'intolleranza ed al razzismo. Il sponsabilità che può diventare un efficace
antidoto all'intolleranza ed al razzismo. Il
riconoscimento della differenza, sia essa etica, religiosa o di costume, apre la possibilitàal dialogo fra le culture, alla comunicazione fra i popoli, quindi contribuisce a distruggere stereotipi culturali e pregiudizi.
È una nuova cultura che deve farsi strada e che, in un mondo segnato dalla plurietnicità, deve favorire una vera e propria civiltà dell' accoglienza, in grado di rendere praticabile l'incontro fra i popoli. Già nel nostro quotidiano, gli immigrati, coloro che professano altre fedi religiose, i diversi da noi non devono essere considerati come l' "inquinamento" di una presunta purezza ed integrità della nostra civiltà, come purtroppo, in un passato nemmeno troppo lontano, certi pregiudizi razziali inducevano a pensare, ma devono essere visti come un autentico arricchimento portato alla nostra società.
D'altronde, la stessa storia ci addita, quali esempi di società dinamiche, quelle in cui più popoli, più culture si sono incontrate: ne era un esempio ieri Roma, la capitale di un impero grande quanto il mondo allora conosciuto, che era un autentico crogiuolo di etnie provenienti da tutte le sue province; ne è un esempio oggi la società americana, dove l'accelerazione del progresso è stata favorita dalla mescolanza di tante etnie, conseguenza del sovràpporsi delle diverse ondate migratorie.
2) La società multietnica e pluriculturale non può essere assolutamente la societàdella discriminazione e dell' emarginazione. In essa deve invece diventare operante il principio dell'accoglienza. La consapevolezza che chi vit3) La scuola può far molto nell'educare le giovani generazioni all'incontro con le altre culture e le altre etnie. In primo luogo, in molte aule, soprattutto delle scuole materne, elementari e medie, accanto agli scolari italiani già siedono tanti bambini e ragazzi figli d'immigrati extracomunitari; ed è molto bello vedere nelle classi delle nostre scuole degli spicchi di mondo. In secondo luogo, la scuola, lungi dall 'insegnare discipline astratte ed estranee alla vita, deve far sentire più vicini a noi i popoli lontani e deve far conoscere genti diverse attraverso l'incontro con le altre culture. In terzo luogo, una scuola democratica, che opera in un Paese democratico, fonda la sua azione educativa sul principio della tolleranza e del libero confronto delle idee.
4) Questo non significa che devono essere smarriti i valori della propria identitànazionale e le proprie radici. Come, ad esempio, fino ad oggi abbiamo apprezzato'
che fossero conservate le radiei "locali" di un' entità più ristretta di quella nazionale, quale poteva essere quella etnica o regionalistica, così adesso devono essere relazionati i valori nazionali con quelli più ampi, aperti all'incontro fra le culture ed i popoli. Tutto ciò, insomma, che arricchisce il patrimonio culturale umano deve essere valorizzato.

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