Che cosa sono i sentimenti e le emozioni? La psicologia ci dice che sono esperienze soggettive d'intensità rilevante, sovente accompagnate da modificazioni comportamentali ed espressive dell'organismo.
Esse costituiscono una dimensione ricca, complessa, variegata, in cui la più profonda soggettività viene a congiungersi con la sfera oggettiva, originando una serie di reazioni diverse per intensità e natura: ad esempio, uno stesso individuo può, a seconda della situazione e/o degli interlocutori, piangere o ridere, annoiarsi o divertirsi, commuoversi o irritarsi, provare rabbia e tensione aggressiva oppure affetto e tenerezza. Esistono quindi delle emozioni "piacevoli" (la gioia, la soddisfazione) e "spiacevoli" (la paura, la collera), così come vi sono delle emozioni "positive", che si possono manifestare in sentimenti come l'amore, l'amicizia, la solidarietà, i legami sociali, e "negative", che si possono esprimere mediante l'aggressività, la violenza, l'odio, l'invidia, l'egoismo.
Alla base dei sentimenti e delle emozioni non c'è nulla di razionale, di preordinato, di premeditato, poiché essi si manifestano spontaneamente e "senza avvertire": non siamo in grado di programmare, di decidere quando e se emozionarci, di prevede re o intuire il momento in cui accadrà, né d'individuare a priori gli stimoli esterni che susciteranno tali reazioni in noi.
Insomma, ogni sentimento è unico, così come ogni emozione. Certo, esistono dei parametri che possono aiutare una persona a conoscersi emotivamente, a sapere quali sono i suoi punti deboli, a percepire in anticipo le cause scatenanti un'emozione. Ad esempio, se abbiamo vicino una persona nei confronti della quale proviamo sentimenti d'amore e che da tanto tempo attendevamo, possiamo ragionevolmente aspettarci una sequenza di stati emotivi che variano dall' allegria alla tenerezza, alla commozione. Ma non di rado la reazione emotiva puòessere assolutamente diversa da quella prevista o immaginata: è quella che gli psicologi chiamano "reazione di sorpresa", indotta da una stimolazione inattesa.
Nell'attuale società c'è ancora posto per i sentimenti e per le emozioni? Forse ancora sì, ma facendo un grande sforzo per proteggere una spontaneità dell'animo umano continuamente insidiata da un modello di società ipertecnologizzata e apparentemente razionale che, in questo ventunesimo secolo, sembra estendere il controllo su ogni aspetto della nostra vita, nella quale quasi tutto viene ormai rigorosamente programmato e calcolato nei costi e nei vantaggi.
L'emotività oggi può manifestarsi liberamente? I valori, i modelli, i punti di riferimento che la stessa società offre, ci fanno orientare verso una riposta negativa, in riferimento non solo ai surrogati emotivi indotti, ad esempio, da uno spettacolo.cinematografico e televisivo (tanto che ci vogliono effetti sempre più speciali, magari scene di violenza per scuotere la nostra indolenza psichica e smuoverci dalla nostra assuefazione), ma anche e soprattutto alle reazioni che possono nascere dall'incontro con gli altri. In un mondo in cui la virtualità tende sempre più a sostituirsi alla realtà, tanto da ridurre anche le occasioni di socialità, l' emotività sembra davvero essere chiusa in una gabbia dai mass-media, che ci tolgono il piacere della scoperta, con la loro pretesa di dirci tutto e in tempo reale, e dai beni di non primaria necessità, che ci circondano e che sembrano privarci di ogni fatica e quindi anche del gusto della riuscita in ciò che facciamo.
L'uomo contemporaneo, animato dalla smania, quasi dall' ossessione del successo, del profitto, del consumismo, è portato sempre più a nascondere, inibire, mascherare i propri sentimenti, sfiorando !'indifferenza emotiva. I momenti e le situazioni della vita quotidiana scorrono davanti agli occhi come le immagini di un film trasmesso in televisione e tutto diventa ovvio, scontato, banale, artefatto, noioso. La spettacolarizzazione della realtà, indotta dai mezzi di comunicazione di massa, ha investito anche la sfera dell'emotività, depotenziandola con la visione passiva di scene anche di violenza e di dolore. Ma così, svuotando i sentimenti e depotenziando le emozioni, si corre il rischio di accumulare nel fondo della psiche tensioni aggressive che possono manifestarsi all'improvviso e non sempre in modo costruttivo: è l'allarme che lanciano da tempo gli psicologi e gli opinionisti più attenti.
I comportamenti aggressivi e violenti, di cui si rendono responsabili alcuni adolescenti, possono essere associati ad un vuoto affettivo e ad una privazione emotiva che si manifestano fin dalla fanciullezza e che né la famiglia né la scuola riescono a colmare. Tra i compiti dei genitori c'è anche quello di far capire al bambino che non può scaricare a piacimento le sue tensioni aggressive, ad esempio rompendo oggetti e giocattoli, ma deve incanalarle in correnti emozionali che si possono, con il trascorrere degli anni, riconoscere e controllare.
È il primo passo verso un'educazione emotiva che deve proseguire a scuola, con maestri e professori che devono favorire negli alunni la consapevolezza dei propri sentimenti ed emozioni. Ed invece tanti bambini e ragazzi non ricevono questi fondamentali supporti familiari e scolastici: così il ruolo di genitori ed insegnanti viene sovente surrogato dalla televisione e da Internet, con il rischio d'indurre assuefazioni emotive in tante ore trascorse davanti allo scherrnodel televisore ed al monitor del computer.
Se l'uomo vuole continuare a provare affetti e ad emozionarsi nella sfera privata e in quella sociale, in famiglia e con gli amici, così come al teatro, al cinema ed allo stadio, deve spostare la sua attenzione dall'individualismo all'altruismo, dalla razionalità alla sfera dei sentimenti, dal "corpo" materiale all' "anima", allo spirito.
Non esiste vergogna né imbarazzo nel provare emozione per un bambino che nasce, per un anziano che sorride, per un ammalato che guarisce, per una persona cara che è lontana, per la scena di un film che commuove, per un goal della squadra di calcio per cui si fa il tifo. L'intelligenza e la ragione niente possono se non sono alimentate dal cuore.
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mercoledì 25 febbraio 2009
Tema svolto gratis : I sentimenti e le emozioni
Pubblicato da Baiox alle 06:20
Etichette: Temi Attualità
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