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mercoledì 4 marzo 2009

Versioni greco gratis Tirteo - Frammenti

Infatti è bello che un uomo valoroso muoia lottando per la sua patria,

caduto tra i combattenti della prima fila, ma la cosa tra tutte la più penosa è che uno vada mendicando dopo aver lasciato la sua città e i pingui campi, vagando ramingo con la propria madre e col vecchio padre e coi piccoli figli e con la sposa legittima. Infatti sarà odioso a coloro presso i quali gli capiti di arrivare cedendo al bisogno e all'odiosa povertà e disonora la famiglia e deturpa lo splendido aspetto e ogni (forma di) oltraggio e miseria (lo) seguono. Ma se a tal punto non c'è alcuna cura nè rispetto per un uomo che vaga ramingo, neppure per la sua stirpe futura, combattiamo con coraggio per questa terra e moriamo per i figli senza risparmiare affatto le nostre vite. O giovani, suvvia, combattete resistendo gli uni accanto agli altri e non date inizio nè alla fuga vergognosa nè al panico, ma fate grande e coraggioso entro il diaframma il vostro animo e non siate troppo attaccati alla vita mentre combattete contro i guerrieri (nemici); e gli anziani, le cui ginocchia non sono più agili, non fuggite abbandonandoli, i vegliardi. Questo infatti è vergognoso, che un uomo anziano, caduto in prima fila, giaccia davanti ai giovani, lui che ha già candido il capo e canuto il mento, esalando nella polvere l'animo intrepido, tenendo tra le sue mani le pudende insanguinate -ciò che è brutto per gli occhi e scandaloso a vedersi- e denudato nel corpo; invece ai giovani tutto si addice, finchè li possegga lo splendido fiore dell'amabile giovinezza (e il giovane è) ammirato dagli uomini e oggetto di desiderio per le donne, se resta in vita, e bello se cade in prima fila. Suvvia, ognuno resista divaricando bene le gambe, piantato a terra con entrambi i piedi, avendo morso il labbro coi denti.

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