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lunedì 2 marzo 2009

recensione libro Il padiglione delle dune di Robert Louis Stevenson

Robert Louis Stevenson nasce a Edimburgo nel 1850 da una famiglia di solide tradizioni borghesi e protestanti.

La sua malattia, la tubercolosi, gli impedì una formazione intellettuale regolare in un ambito scolastico: nel 1867 si iscrisse all'università di Edimburgo ma abbandonò ben presto gli studi e lasci l'Inghilterra per la Francia. Proprio in Francia cominciano le sue prime collaborazioni letterarie e reportage. Allora si innamora di Fanny Osbourne, una signora americana divorziata, e per sposarla si trasferisce in America. Le difficoltà economiche riportano la coppia in Europa. Il suo primo lavoro fu L'isola del tesoro, apparsa prima su un giornale per ragazzi come storia a puntate e poi, visto il successo, in un volume. La sua attività di romanziere inizia proprio adesso, dal 1883 al 1894. I suoi romanzi più famosi sono: Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde, 1886; La freccia nera, 1888; Il signor Ballantree, 1889; Il relitto, 1892. Nel 1887 lasciò definitivamente l'Inghilterra. Morì per tisi nel 1894 nell'isola Upolu, una delle isole Samoa.
La trama

Il racconto narra di un viaggiatore solitario, e dell'unica persona che gli è amica durante il periodo dell'università. I due si erano scoperti molto simili nel loro amore per la solitudine. Con lui aveva vissuto in una casa, il padiglione del titolo appunto, in un piccolo villaggio scozzese. A separarli era stato un violento conflitto nato tra i due. Frank Cassilis, il protagonista, durante il viaggio che aveva intrapreso molto tempo prima, arriva al villaggio dove c'era il padiglione in cui aveva vissuto con il suo amico. Ma durante il giorno il padiglione sembra disabitato. Una notte, però, Frank notò una luce all'interno del padiglione. Al momento, il protagonista non volle incontrare il vecchio amico ma il giorno seguente cercò di entrare nel padiglione ma lo trovò chiuso e iniziò a chiedersi che cosa stesse succedendo, imponendosi di rimanere fino a che non avrebbe scoperto qualcosa. Allora cercò di scoprire se il suo amico, R. Northmour fosse realmente arrivato al padiglione e perché per farlo aveva scelto la notte. Di notte era, infatti, abbastanza pericoloso cercare di attraccare nel piccolo porto di Graden Easter. Decide così di incontrarlo, e facendogli una sorpresa uscendo da un cespuglio: ma appena lo vede Northmour, non riconoscendolo, lo aggredisce con un coltello. Mentre Frank si nasconde vede altri ospiti raggiungere il padiglione: una donna e un anziano uomo. Nei giorni seguenti, Frank, nota che Northmour e la donna fanno lunghe passeggiate in riva al mare. Un giorno la donna uscì da sola e Frank ne approfittò per avvicinarla. Parlando con lei, scoprì che i due erano padre e figlia e che fuggivano da alcuni italiani, presunti ex-clienti del vecchio banchiere Huddlestone, e che volevano uccidere lui e sua figlia. Su questo sfondo tragico, Frank si innamora di Clara, la figlia del banchiere, che poi diventerà sua moglie nonostante fosse stata promessa a Northmour dal padre della ragazza: secondo gli accordi Clara avrebbe dovuto sposare Northmour solo se fossero arrivati tutti vivi in America. Il padre, purtroppo, venne ucciso dai suoi nemici che cercarono di uccidere anche gli altri ospiti del padiglione: quindi Clara, Frank e Northmour. Questi nemici diedero fuoco al padiglione i tre ospiti del padiglione furono costretti a rifugiarsi nella foresta. Dopo essersi salvato e aver aiutato Frank e Clara decise di partire perché vedendo l'amore reciproco tra Frank e Clara decise di lasciarli vivere felici insieme nonostante anche lui fosse innamorato di Clara. Alcuni anni dopo lui morì a fianco di Garibaldi per la liberazione del Tirolo.
Personaggi

Il personaggio principale del racconto è Frank che è anche l'io narrante della vicenda. È lui che presenta tutta la vicenda dando molte informazioni, già dall'inizio del racconto, sul suo rapporto con Clara e celando molti particolari sull'amico Northmour lasciando al lettore il compito di decifrare le poche informazioni a volte anche ingannevoli. Rispetto al padre di Clara, il narratore mantiene una posizione distaccata, non apprezzandone il comportamento ma cercando lo stesso di salvarlo. Anche gli italiani hanno un ruolo di rilievo in questo racconto: sono i nemici di Huddlestone che alla fine riescono ad ucciderlo ed a riavere i soldi che il banchiere gli aveva rubato. Gli italiani rappresentano probabilmente la diversità tra due Paesi distanti sotto molti punti di vista. Northmour alla fine del racconto aiuta Garibaldi nell'unificazione dell'Italia "dimenticando" che fino a qualche anno prima combatteva proprio contro degli italiani.
Tempi e luoghi

L'ambientazione temporale del racconto è abbastanza vaga ma l'autore ci fornisce alcuni elementi che ci permettono di collocare il testo verso l'Ottocento. Stevenson parla infatti dell'Italia irredenta e di alcuni movimenti carbonari: questi fatti vengono confermati alla fine del racconto quando l'autore nomina la liberazione del Tirolo avvenuta nel 1862. Il luogo, invece, è molto chiaro: si tratta di un piccolo paese sulle rive scozzesi, chiamato Graden Easter. In questo paese si trova il padiglione di Northmour situato tra il mare, una striscia di terra coltivata e le sabbie mobili, molto frequenti in quella zona. Ed è proprio in quel luogo che si svolge la maggior parte della vicenda: nel padiglione, infatti, si nasconde il banchiere in fuga dai suoi nemici e rende questo luogo come una fortezza fino a quando i nemici non riescono ad assaltarlo ed a uccidere Huddlestone. La suspense che si crea è resa da imprevisti, da fatti che sconvolgono il normale andamento delle cose e stupiscono il lettore invogliandolo a continuare la lettura. Nei luoghi esterni al padiglione la suspense è resa dalle condizioni atmosferiche che incutono nei personaggi paura e inquietudine.
Commento
Lo stile dell'autore, già scrittore di altri romanzi d'avventura ricchi di suspense, è abbastanza descrittivo ma riesce a non svelare cose che farebbero cadere la suspense rimanendo comunque chiaro e comprensibile. Questo racconto mi è piaciuto perché l'autore ha saputo rendere il racconto interessante e appassionante. Grazie al suo stile è riuscito a creare un romanzo che coinvolge il lettore fino in fondo, facendolo restare con il fiato sospeso fino al termine del romanzo.

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