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mercoledì 4 marzo 2009

Tema svolto gratis La chanson de Roland

La Chanson de Roland, poema epico medievale si inserisce nel filone della

“Chanson de geste”, genere poetico narrativo che si diffuse nella Francia settentrionale in contemporanea della lirica trobadorica, intorno all’anno ‘200.
Nel manoscritto più antico che ci è pervenuto, risalente al dodicesimo secolo, la lingua usata è l’anglo-normanno e l’autore risulta essere un letterato, Turoldo, di cui non abbiamo alcuna notizia. Anche se non è chiaro il ruolo di Turoldo: se fu l’autore dell’opera oppure semplicemente un copista che scrisse il manoscritto (all’epoca non c’era ancora la coscienza da parte dell’autore dell’opera d’arte).
E’ composto da strofe, dette lassi, ognuna una delle quali contiene episodi autosufficienti, in versi decasillabi in assonanza con la funzione di scandire il ritmo. La Chanson de Roland, pur essendo scritta, contiene caratteristiche tipiche della tradizione orale che si ritrovano negli attributi formulari e nella semplicità di linguaggio che ne favorisce la memorizzazione. Il tema principale costituito dalle imprese di Carlo Magno e dei suoi paladini in lotta con i musulmani.
I contenuti, anche se per la maggior parte leggendari si ispirano ad un avvenimento preciso, quando la retroguardia di Carlo Magno nel 778 fu attaccata sui Pirenei da un esercito di contadini baschi, nello scontro perirono alcuni nobili tra i quali è citato Hruolandus. I fatti storici vengono quindi rielaborati ed idealizzati per offrire un modello di comportamento per la società francese dell’epoca delle crociate.
Sono esaltati nel poema valori quali il coraggio, l’eroismo in guerra, l’amore verso la patria, la lealtà nei confronti del sovrano. Senza contare che viene sottolineata la religiosità dei paladini come valore pregnante e fondamentale: tutte le loro imprese sono effettuate sotto la spinta del motivo religioso.
Il racconto è molto semplice ed incentrato sulla netta contrapposizione tra bene e male, cristiani e non cristiani, narra una guerra santa ma anche spettacolarizzata. Non vengono rappresentati i dubbi, le paure, i cristiani sono nel giusto, sono sicuri, potenti ed invincibili.

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