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lunedì 2 marzo 2009

Recensione libro Umiliati e offesi

Il protagonista di questo racconto di Dostoevskji è Vania

uno scrittore che, essendo malato, scrive un diario su tutti i fatti accadutigli negli ultimi anni della sua vita. Come dice il titolo del libro, si tratta di persone che a vicenda si umiliano e si offendono. La protagonista femminile è invece Natascia, scappata di casa con il figlio del principe di Pietroburgo, Alioscia. Per questo motivo il padre non la perdonerà se non alla fine del libro per merito di una bambina povera e sfortunata, che alla fine si scoprirà figlia leggittima del principe, che l'aveva abbandonata poco prima che lei nascesse. La bimba, di nome Nelly, viene accolta in casa di Vania. Alioscia abbandonerà poi Natascia perché innamorato di un'altra donna, Katia. Quindi la mamma di Nelly scappata con il principe, aveva in fondo avuto la stessa esperienza di Natascia con Alioscia, dopo un racconto struggente della piccola al padre della ragazza, di come sua madre fosse morta senza essere stata perdonata dal nonno, esso si commuoverà e farà tornare sua figlia in casa sua. Alla fine Nelly morità per malattia. Vania aveva vissuto la sua infanzia dai genitori di Natascia, gli Ikmenev, ed era sempre stato segretamente innamorato della loro figlia.

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