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lunedì 2 marzo 2009

Tema svolto gratis Carlo Magno

Nella notte di Natale dell'800 Carlo Magno viene incoronato imperatore del Sacro Romano Impero, da Leone III in S.Pietro, a Roma. Romano perché vuole ripristinare

la grandezza dell'antico impero (anche se geograficamente non ha niente di romano, è piuttosto mitteleuropeo, con la capitale Aquisgrana, e l'imperatore che è di stirpe franco-tedesca) e Sacro, distinguendolo dal vecchio, perché riconosce la religione cristiana e ne assume la difesa diventando simbolo e baluardo del Papato. Carlo Magno, però, vuole avere anche un potere "spirituale" simile a quello dell'Impero Romano d'Oriente (cosiddetto cesaropapismo). Egli divide il territorio in contee e marche, da cui derivano le figure dei conti e dei marchesi, loro tenutari; per controllarli crea i missi dominici, che dovevano rendere conto solo all'imperatore, una sorta di esattori/giudici girovaghi, composti da un vescovo e da un nobile, così da redimere qualsiasi controversia, sia in campo religioso sia "laico". Le leggi erano emesse e applicate tramite i capitolari. Per quanto riguarda l'istruzione, Carlo Magno ama circondarsi di filosofi e letterati, dando impulso ad una sorta di rinascita culturale; rinascita che si riflette anche nei traffici e nei mercati, dettata dalla maggior sicurezza fornita dal territorio ora controllato e unito sotto un unico imperatore. Accanto ai marchesi e ai conti, come figure altrettanto rappresentative degli interessi ecclesiastici, ci sono i vescovi. Carlo Magno è figlio di Pipino il Breve, il quale ha assunto importanza nella lotta per il potere sulla regione francese, ormai frammentata dalla tradizione germanica di spartire il territorio - alla morte del sovrano - tra i figli maschi. Se questo non succede alla morte di Carlo è perché gli sopravvive solo un figlio, Ludovico il Pio; ma alla morte di costui è inevitabile la spartizione dell'impero tra i suoi 3 figli, sancita dal trattato di Verdun dell'843: a Ludovico il Germanico la Germania, a Lotario l'Italia e la Provenza, a Carlo il Calvo la Francia.

Da "La Storia d'Italia a Fumetti" di Enzo Biagi: «Carlo Magno realizza un sogno che è anche di oggi: l'Europa unita. Grande, robusto, occhi vivaci, naso notevole, chioma grigia e bella, faccia lieta e cordiale. Le sue abitudini sono molto semplici. Parla due lingue, latino e tedesco, capisce il greco. Va a caccia, a cavallo ed è un fortissimo nuotatore. Buon mangiatore, non tollera l'ubriachezza. Assai devoto. Appassionato di astronomia. Ospitale con i pellegrini e generoso. Gli piace ascoltare musica. Passano alla sua corte graziosi menestrelli e qualche giullare con la sua viola. Il cappellano nelle lunghe sere, legge brani della "Città di Dio" di S.Agostino».

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