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martedì 3 marzo 2009

Versione latino gratis Estrema difesa di Salona contro le forze Pompeiane

Per la ritirata delle navi Liburniche dall’Illiria Marco Ottaviano con queste, che aveva, non pervenne a Salona. Lì sollevati i Dalmati e i restanti barbari respinse Issa dall’amicizia di Cesare

la comunità dei cittadini romani a Salona, non potendo muovere né con promesse né con avvertimenti di pericolo, iniziò ad attacare la fortezza. D’altra parte della città è fortificata della natura del luogo.Ma velocemente i cittadini romani, costruite torri di legno, si fortificarono con queste e, essendo deboli per resistere a causa della scarsezza di uomini, sfiniti dalle numerose ferite, risolsero per un estremo mezzo di salvezza e liberarono tutti i servi schiavi adulti e tagliati i capelli di tutte le donne ne fecero delle corde. Saputa l’intenzione di quelli, Ottavio circondò la fortezza per mezzo di cinque accampamenti e in un momento cominciò che quelli assalirono per mezzo dell’assedio e dell’espugnazione. Quelli lavoravano al frumento tutti interrotti massimamente esperti. Per queste cose mandati a Cesare degli ambasciatori, gli chiedevano aiuto; i restanti scomodi come poterono, si sostenevano da soli.

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