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martedì 3 marzo 2009

Versione latino gratis Un tribuno preannuncia ai soldati l’eclissi di luna

Fortificato completamente l’accampamento Caio Semplicio Gallo, tribuno dei soldati della seconda legione, che era stato capo l’anno precedente, convocata l’assemblea con il permesso del console proclamò ai soldati convocati che la seguente, perché non prendessero ciò come presagio, che la luna sarebbe stata sul punto di mancare dall’ora quarta della notte.

Ciò perché avvenisse in tempi stabiliti e con ordine naturale, sia per essere saputo, sia per poter essere detto. E così in modo che, poiché fossero certi sia del sorgere sia del tramontare del sole della luna, non si meravigliassero che la luna risplendesse ora in pieno cerchio, ora decrescente in uno stretto corno, così che nemmeno l’essere oscurato mettendolo insieme all’ombra della terra, non dovesse essere trasformato in prodigio. Di notte, il giorno prima che arrivasse il giorno della nona di settembre, all’ora divulgata quando la luna mancò, i Galli furono visti dai soldati romani con saggezza quasi divina; né diversamente il profeta, annunciando il tramonto del regno e la rovina della gente mosse i macedoni tenendo conto di un triste presagio. Nell’accampamento dei macedoni ci fu il clamore e le urla finché al luna apparì nella sua luce.

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