Compte, Auguste (Montpellier 1798 - Parigi 1857), filosofo positivista francese, uno dei primi teorici della sociologia. Comte frequentò l'Ecole Polytechnique a Parigi dal 1814 al 1816, ma ne venne espulso per aver partecipato a una sommossa studentesca; per parecchi anni fu segretario del celebre teorico socialista Claude de Saint-Simon, la cui influenza è ravvisabile in molti scritti comtiani.
. Gli ultimi anni della vita di Comte vennero turbati da periodi di malattia mentale. Comte, tuttavia, viene ricordato soprattutto per il suo ruolo nella storia del positivismo. Positivo per Comte è la "particolare maniera di filosofare consistente nell'indagine delle teorie di qualsiasi ordine di idee, come avente per oggetto la coordinazione dei fatto osservati".
La legge dei tre stadi
Sensibile alla rivoluzione scientifica, politica e industriale del suo tempo, Comte auspicava una ristrutturazione globale dell'assetto sociale, ottenuta grazie all'opera di diffusione di una mentalità scientifica. Egli affermò che lo studio interdisciplinare dei processi evolutivi, particolarmente dei progressi delle scienze, avrebbe sortito la "legge dei tre stadi", che vengono analizzati nella sua opera più importante, il Corso di filosofia positiva (6 voll., 1830-42). Ogni scienza o settore della conoscenza attraversa tre diversi stadi teorici: lo stadio teologico o fittizio, lo stadio metafisico o astratto e, da ultimo, lo stadio scientifico o "positivo". Nello stadio teologico si diffondono spiegazioni puerili degli eventi, riconducibili all'azione degli dei o di Dio; nello stadio metafisico i fenomeni vengono spiegati ricorrendo ad astratte categorie filosofiche; nell'ultimo stadio di questa evoluzione, quello scientifico, non si ricercano spiegazioni assolute delle cause dei fenomeni, ma si indagano le modalità di relazione tra essi, col proposito di giungere a generalizzazioni empiriche passibili di verifica.
La legge dei tre stadi e la politica
Comte applicò alla politica la teoria dei tre stadi: lo stadio teologico introduce nozioni come il diritto divino dei sovrani; lo stadio metafisico comporta concetti come contratto sociale, uguaglianza e sovranità popolare; lo stadio positivo impone un approccio scientifico o "sociologico" (termine coniato da Comte) all'organizzazione politica. Piuttosto critico verso i regimi democratici, Comte immaginò una società stabile governata da un'élite di scienziati che avrebbe applicato metodi scientifici per risolvere i problemi dell'umanità e migliorarne le condizioni sociali. Benché si sia rifiutato di credere in un essere trascendente, Comte apprezzò il contributo della religione alla stabilità sociale. Nel suo Sistema di politica positiva (4 voll., 1851-54) egli presentò la sua "religione dell'Umanità", tesa a promuovere un comportamento socialmente vantaggioso.
La fisica sociale
Sociologia è il termine equivalente a "fisica sociale" che Comte introduce per indicare quella parte "della filosofia naturale che si riferisce allo studio positivo dell'insieme delle leggi fondamentali proprie dei fenomeni sociali". La sociologia per fare ciò privilegerà il metodo comparativo e il metodo storico all'osservazione e all'esperienza, considerando cioè l'organizzazione e l'evoluzione della società in rapporto con i modelli riscontrabili nel mondo animale, nelle altre società a diversi livello di sviluppo e nel passato. Il metodo storico si chiarisce così come la base fondamentale della sociologia.
Statica e dinamica sociale
La fisica sociale si divide in statica e dinamica sociale. La statica sociale darà le leggi di organizzazione della società mentre la dinamica darà le leggi del suo sviluppo, cioè la statica dà le leggi dell'ordine, mentre la dinamica dà le leggi del progresso. Al centro della statica c'è il principio del consensus ovvero "l'evidente armonia spontanea che deve sempre tendere a regnare fra l'insieme e le parti del sistema sociale. Da ciò deriva che lo stato sociale è un elemento organizzativo invariante in ogni società umana. Al centro della dinamica c'è la dimostrazione storica della legge dei tre stadi.
La società industriale positiva
L'umanità entrata nello stadio positivo riesce a conciliare ordine e progresso. Il principio fondamentale che deve reggere la società industriale positiva è la divisione fra potere spirituale e potere temporale: alla classe speculativa (filosofi, scienziati, artisti) spetta il potere di regolare opinioni e costumi; alla classe attiva quello di guidare la vita economica e politica. Il problema della società positiva è allora quello di determinare vincoli gerarchici di subordinazione trasparenti e razionali, ma tutto ciò avviene per Comte sempre attraverso il grado di generalizzazione e di astrazione del loro carattere abituale. L'esprit de détail dovrà subordinarsi all'esprit d'esemble.
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mercoledì 25 febbraio 2009
Tema gratis Filosofia Compte
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