L'Organizzazione Mondiale della ;anità (OMS) definisce la salute "uno stato li benessere fisico, mentale e sociale e rap¬!resenta uno dei diritti fondamentali di ogni _ssere umano". Tra i diritti umani bisogna .}uindi annoverare anche la tutela della salu¬te, che la nostra Costituzione repubblicana garantisce, considerandola come un interes¬;e della collettività.
In Italia è operante un Servizio sanita¬'io nazionale, istituito dallo Stato, che offre lssistenza sanitaria a tutti, completamente gratuita ad anziani ed indigenti, in parte in¬:egrata da modesti tickets per gli altri citta¬lini. Ma non mancano le polemiche sull' ef¬ficacia di questo sistema che più volte è bal¬zato all'attenzione delle cronache televisive e di stampa per disfunzioni, inadempienze, carenze di personale e di attrezzature, casi di corruzione, elevati compensi per le pre¬stazioni sanitarie, tanto che si parla comune¬mente di "malasanità" nel nostro Paese. Purtroppo bisogna ammettere- che, proprio negli anni in cui la ricerca medica, grazie anclÌe all' ausilio delle biotecnologie, ha
compiuto grandi passi in avanti nella pre¬venzione e cura di tante malattie, il sistema sanitario italiano sconta ancora un certo ri¬tardo rispetto agli altri Paesi più sviluppati dell 'Europa e del mondo.
2) Bisogna ricordare che, nel corso del secolo scorso, il servizio sanitario pubblico è diventato, un po' in tutti gli Stati demo¬cratici, parte integrante del più generale Welfare State, cioè lo Stato sociale, che ga¬rantisce ai cittadini servizi essenziali e assi¬stenza. Ecco, pertanto, che nei diritti socia¬li è stato introdotto il diritto alla salute, di cui, come detto, si è fatto garantelo Stato democratico. Nel nostro Paese, però, alcu¬ne forze politiche, di recente, hanno propo¬sto di smantellare il sistema sanitario na¬zionale, affidandone la competenza alle singole Regioni: in questo modo, ad esem¬pio, un cittadino della Lombardia o del¬l'Emilia potrebbe essere assistito diversa¬mente da un abitante della Calabria o della Sardegna, affetto dalla stessa malattia. È evidente che tutto ciò contraddirebbe il principio di uguaglianza sancito dalla no¬stra Costituzione nell' esercizio dei diritti da parte dei cittadini.
3) La tutela della salute passa anche at¬traverso la prevenzione delle malattie e il rapporto tra salute e ambiente. In riferimen¬to a quest'ultimo punto, la coscienza am¬bientalista maturata negli ultimi anni ha ori¬ginato un nuovo diritto, quello di vivere in un ambiente sano, a "misura d'uomo", ridu¬cendo al minimo l'impatto dei fattori inqui¬nanti. L'aria che respiriamo, sempre più in¬trisa di smog, l'inquinamento acustico a cui siamo sottoposti, lo stress che ci assale du¬rante le ore di lavoro o quelle trascorse in auto imbottigliati nel traffico cittadino, il dover risiedere in case talvolta non in linea con gli standards d'igiene, possono alterare l'equilibrio psico-fisico dell'individuo. Tal¬volta si commette l'errore di trascurare il proprio corpo, conducendo una vita pigra e sedentaria, facendo poco sport e movimen¬to, abusando di cibo, tabacco e alcol, per poi dover ricorrere alle cure mediche quando insorgono malanni e dolori vari. Un am¬biente di vita non sano e un'esistenza quoti¬diana sregolata possono quindi arrecare gra¬vi danni alla salute indipendentemente dal¬l'efficacia del sistema sanitario.
4) Ma dove il diritto alla salute viene purtroppo sistematicamente ed evidente¬mente negato è nei Paesi del Terzo Mondo, dove la miseria, l'arretratezza tecnologica e la carenza delle più elementari condizioni igienico-sanitarie favoriscono la diffusione di malattie ed epidemie tra le popolazioni. Il dramma dell' Aids in tante aree del continen¬te africano è sotto gli occhi di tutti: milioni di adulti e bambini ne sono colpiti. A rendere ancora più complicata la situazione sono gli interminabili conflitti interetnici, spesso "di¬menticati" dai mezzi di comunicazione di massa. Proprio queste guerre rendono tutto più complicato, facilitando il contagio e di¬struggendo l'economia già gracile e le infra¬strutture già fragili di tanti Paesi poveri. Ma il diritto alla salute, nelle aree della povertà, è soprattutto negato per il crescente divario economico rispetto ai Paesi industrializzati del Nord ricco del mondo. È un "gap" che cresce a dismisura, alimentato dalla sviluppo delle nuove tecnologie, violando princìpi fondamentali come la libertà, l'uguaglianza, l'equità, la giustizia, la vita stessa.
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sabato 7 febbraio 2009
Tema gratis Il diritto alla salute
Pubblicato da
Baiox
alle
11:23
Etichette: Temi Attualità, Temi sui Diritti Umani
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