Il canto poggia su due temi fondamentali:
l'esilio e il viaggio, quest'ultimo visto nella prospettiva del compito in cui Dante si è impegnato. Varie volte si sono presentate nella Divina Commedia predizioni dell'esilio del poeta, ed ora Cacciaguida può finalmente dirgli la verità, poiché, come ogni beato, conosce il futuro guardandolo in Dio, però non può rivelarlo poiché, se fosse così, gli uomini non sarebbero liberi, e sarebbe insensata la loro collocazione nell'Inferno o nel Paradiso. Cacciaguida apprende da Dio che Dante andrà presto in esilio, ma la sua sofferenza non sarà senza senso, perché Dante avrà il compito di condurre gli uomini sulla «dritta via», e di rifondare la Chiesa e l'Impero, richiamandoli alle loro funzioni originali.
Al verso 42 Dante accenna appena il tema della prescienza divina: Dio prevede gli eventi, ma non li determina, perché, agendo in tal modo, toglierebbe la libertà all'uomo.
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mercoledì 4 marzo 2009
La Divina Commedia Il Paradiso canto 17
Pubblicato da Baiox alle 05:10
Etichette: La divina commedia
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