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lunedì 2 marzo 2009

Recensione libro Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello

Vitangelo Moscarda scopre un giorno come l'immagine che lui ha di se stesso sia diversa da quella che gli altri hanno di lui, come egli sia, contemporaneamente,

uno, nessuno e centomila Moscarda. Meta del libro è una speculazione su questo tema, mentre la restante parte è il racconto del conseguente sgretolamento della personalità di Moscarda, a cominciare dalla decisione di chiudere la banca paterna per non essere più un usuraio agli occhi degli altri sino alla miseria (in ospizio) ed al processo per tentata violenza ad un'amica della moglie. La prima parte si dilunga troppo su un tema banale, quasi adolescenziale, mentre la seconda è del tutto immotivata ed improbabile.

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