Bilancio
Ha la funzione di prevedere le operazioni della gestione statale, portare a conoscenza a tutti i cittadini le entrate e le spese pubbliche, che il Governo intende raggiungere con il proprio mandato di 5 anni.
Inserisci il resto del post qui Il Governo dopo aver terminato di prefiggersi i proprio obiettivi, dovrà presentare al Parlamento prima la legge finanziaria, che indica gli strumenti con il quale il Governo intende effettuare le entrate e le spese pubbliche, successivamente il Parlamento dovrà decidere se approvare il Bilancio ad esso presentato, oppure, di far apportare delle modifiche dal Governo in caso in cui non sia stato approvato.
Il Bilancio ha funzione:
• Politica, cioè mette gli elettori a conoscenza delle scelte, che il Governo attuerà durante il mandato;
• Giuridica, ha forza di legge, vincola il potere esecutivo all’osservanza dei limiti finanziari ad esso contenuti;
• Tecnica, il Bilancio da un quadro organico della situazione dello Stato e, pone le basi per un ordinata gestione;
• Economica, consente di programmare gli obiettivi e gli interventi della finanza pubblica nei confronti dell’economia nazionale.
I principi del Bilancio
• Annualità, le camere approvano ogni anno i Bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo;
• Universalità, il Bilancio deve comprendere tutte le entrate e tutte le spese statali dell’anno in cui si riferisce;
• Integrità, tutte le entrate e tutte le spese devono risultare in Bilancio per l’intero importo;
• Unità, le entrate devono affluire in un unico fondo, con il quale si provvede a finanziare tutte le spese;
• Specificazione, ciascuna entrata e spesa, deve essere specificata con la maggiore precisione.
• Veridicità, dal Bilancio dovrà apparire in modo chiaro la situazione finanziaria dello Stato, durante l’esercizio considerato;
• Pubblicità, il Bilancio dovrà essere portato a conoscenza di tutti i cittadini, con i mezzi idonei.
Bilancio di competenza e di cassa
• Bilancio di competenza, comprende le entrate che sono accertate e le spese che sono impegnate nell’ambito di un esercizio finanziario;
• Bilancio di cassa, comprende le entrate e le spese che durante l’anno finanziario entrano, rispettivamente, nella fase di riscossione e pagamento.
Bilancio di previsione, fa riferimento all’anno che sta per iniziare.
Bilancio consuntivo, si riferisce ad un anno già compiuto, ed espone i risultati.
Bilancio annuale, corrisponde alle esigenze tecniche di un’ordinata contabilità e a quelle politiche e giuridiche, di un frequente controllo del Parlamento nei confronti del Governo.
Bilancio pluriennale, strumento di programmazione per gli interventi di politica economica a medio termine. Il Bilancio pluriennale è aggiornabile per scorrimento.
Classificazione delle entrate e delle spese
Patrimoniale aziendalistico, risponde all’esigenza di conoscere se vi fosse un miglioramento o un peggioramento nella situazione patrimoniale dello Stato.
Economico funzionale, mette in rilievo, da un lato l’incidenza e la natura economica delle entrate e delle spese, dall’altro, i fini generali cui le spese erano destinate.
Determinazione del budget, la struttura del Bilancio è stata riformata per rendere più efficace la programmazione della spesa pubblica e il controllo sull’impiego delle risorse.
Unità previsionale di base, definita dal legislatore come l’insieme delle risorse affidate alla gestione di un unico centro di responsabilità amministrativa.
Classificazione delle entrate
Le unità previsionali di base sono costituite dall’insieme delle entrate che ciascun centro di responsabilità ha il compito di accertare.
Le unità previsionali sono raggruppate in quattro titoli:
• Entrate tributarie, imposte e tasse;
• Entrate extratributarie, costituite da altri proventi (rendita dei beni dello Stato);
• Entrate per alienazione e ammortamento dei beni patrimoniali e riscossione di crediti;
• Entrate per accensione di prestiti, provenienti dall’annessione di titoli del debito pubblico.
Classificazione delle spese
Le unità previsionali rappresentano l’ammontare delle spese che si riferiscono ad aree omogenee di attività e sono assegnate alla gestione dei singoli centri di responsabilità.
Unità di spesa corrente, riguardano il funzionamento degli uffici e dei servizi, gli interventi, i trattamenti e gli oneri comuni;
Unità di spesa in conto capitale, riguardano gli investimenti, le partecipazioni azionarie e conferimenti, le concessioni di crediti a enti e imprese;
Unità per il rimborso dei prestiti, riguardano le spese per rimborsare i possessori di titoli del debito pubblico giunti a scadenza.
I risultati differenziali
Il risultato differenziale del Bilancio è dato dalla somma algebrica fra le entrate e le spese.
Risparmio pubblico, (E+S) se il saldo è positivo, rappresenta il risparmio pubblico da destinare alle spese in conto capitale. Se è negativo, indica che le spesa corrente, non è coperta dalle entrate correnti.
Saldo netto da finanziare, si mette a raffronto le entrate ottenute senza l’indebitamento e le spese destinate al soddisfacimento dei fini pubblici. Il risultato rappresenta il saldo netto da finanziare e, con riferimento alla gestione di cassa, rappresenta il fabbisogno di cassa.
Teorie del Bilancio
Bilancio neutrale, si lega alla concezione classica, il Bilancio deve chiudersi ogni anno in pareggio e l’avanzo non è mai giustificato perché non si ammette che lo Stato prelevi risorse senza impiegarle in spese per servizi pubblici.
Bilancio ciclico, considera il Bilancio come strumento per una politica di stabilizzazione congiunturale. Sostiene l’opportunità di mirare a un pareggio non già nei singoli anni, bensì nell’arco di un intero ciclo economico.
Doppio Bilancio, il primo dovrebbe essere annualmente in pareggio, mentre l’esigenza del pareggio non si presenta per il Bilancio in conto capitale.
Bilancio funzionale, abbandona il concetto di pareggio del Bilancio e concepisce il Bilancio stesso esclusivamente in funzione dei suoi effetti sull’economia nazionale.
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domenica 1 marzo 2009
Appunti economia gratis : Il bilancio
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